18 set 2015

Al di là del muro.



Nulla conosco di te,
ma ogni notte mi uccide
l'immagine del tuo sguardo
che cerca il come e perché;
fugace, ma non codardo,
evitando sterili sfide,
ed esitante gli sorride.
Forse ammonisce il tono che hai,
ma il dubbio indietreggia;
la realtà è ciò che si crede,
e se l'equilibrio vacilla
cancelli il senso di ciò che già sai.
Crolla la dignità
sotto la paura di parlare,
il timore di annegare
in qualcuno che a metà
si dona;
l'ansia consuma,
sottile graffia l'autostima
e tutto quello che era prima
ora riveste il presente,
accecante
per non vedere più.
 
A tratti vicina,
- rivale antistante,
da donna meschina
e sincera amante
la severa tenerezza
tua - temo e ammiro,
nella dolce efferatezza
mia - avvilita sospiro.

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