1 gen 2016

Azzurro.






Hai il vento leggero e la pace del cielo
terso e chiaro di primavera
dove ogni rondine libera ed ogni stelo
non temono calar della sera.

Hai le onde del mare tra capricci castani
che levigan scogli senza violenza,
e un castello di sabbia dove tu rimani
per giorni e notti dopo ogni partenza.

Non c’è mai un domani,
poiché non sono presente
se i miei vani tormenti
mi dichiarano assente;
ma riempie il tuo sguardo
dolce ed onesto
questo vuoto assurdo
d’improvviso manifesto.

Sei il vento leggero e la pace dell’Ora,
cauta mi adagio tra parole banali
e non voglio incontrare
- ma lo vorrei ancora
la gioia di vivere che mite regali.