3 giu 2019

Ti voglio bene.




Hanno gli occhi connessione sottile
che vibra e risuona nella distanza
in ogni tempo, ogni istante, con nuova cadenza.
forte e piano, piano e forte, e ostile

e soave nel disperdersi degli anni
come note di una musica rimasta sospesa
che riprende tra rimorso e sorpresa
destando i pensieri tiranni.

Ci siamo spinti e respinti,
pianti e rimpianti.
Ci siamo detti e maledetti,
osservati e conservati.

Cancellati negli istinti
e disonorati in pochi istanti,
mutualmente interdetti.
Ma mai dimenticati.

Gli occhi suonano una musica sottile
che vibra ancora se oso alzare lo sguardo.
Sentimenti fraintesi mi hanno resa ostile,
e ti voglio bene ma l'orgoglio è un bugiardo.

Ogni volta ti devo il cuore,
ogni volta in cui non voglio parlare.

Ogni volta che ti trovo,
ogni volta ti perdo di nuovo.