Se tu entrassi
nei vuoti che lasci
dei tuoi silenzi
ovattati
dove più non pulso
E sospeso respirassi
breve, fino a stordirti
nei nostri spazi
abbandonati
dovresti abitarci...
Senza darmi una ragione
stacchi la spina
dal colpo mi piego
improvvisamente
ancora annego
la necessità albina
e le richieste inespresse
in fame straziante
Dal cielo all'inferno
dal sottile al pesante
E non voglio sentire
ciò che sto perdendo
Hai staccato la spina
Mi nutro di assenza
e nulla più attendo.
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