16 lug 2015

Panacea.

Se tu entrassi
nei vuoti che lasci
dei tuoi silenzi
ovattati

dove più non pulso

E sospeso respirassi
breve, fino a stordirti
nei nostri spazi
abbandonati

 dovresti abitarci...

Senza darmi una ragione
 stacchi la spina
dal colpo mi piego

improvvisamente
 ancora annego
la necessità albina

e le richieste inespresse
 in fame straziante
Dal cielo all'inferno
dal sottile al pesante

 E non voglio sentire
ciò che sto perdendo

Hai staccato la spina

Mi nutro di assenza
e nulla più attendo.

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